mercoledì 25 maggio 2011

Non solo Gabbiani...


Si pensa, talvolta, che di draghi non ce n’è più neanche uno.

E neppure di prodi cavalieri. E neppure l’ombra di una principessa che vaghi per foreste misteriose, incantando col suo sorriso cerbiatti e farfalle.

Pensiamo, talvolta, che la nostra sia un’etá senza più frontiere, senza più avventure. Il destino è al di lá dell’orizzonte; quelle ombre che passavano al galoppo, rilucenti, si sono ormai dileguate.
Che bello, sbagliarsi!
Principesse e cavalieri, incantesimi e draghi, avventura e mistero... non solo sono qui pure adesso, ma sono tutto quel che c’è e c’è sempre stato!
Nel nostro secolo, hanno mutato d’abiti, s’intende. I draghi, oggi, vanno in giro in assetto di guerra, in tenuta da pronto intervento. I demoni della societá, stridendo, piombano sudi noi se solleviamo gli occhi da terra, se ci azzardiamo a svoltare a destra laddove ci hanno ordinato di girare a sinistra.
Talmente astute si sono fatte le false apparenze che principesse e cavalieri possono celarsi gli uni alle altre, possono celarsi persino a sè medesimi. E tuttavia maestri di realtá vengono ancora a noi, in sogno, a dirci che non abbiamo giammai perduto lo scudo che occorre contro i draghi, che sta in noi cambiare il mondo come ci pare e piace. L’intuito non mente allorchè ci bisbiglia:
Non sei polvere, tu sei magia!
(Richard Bach)

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