venerdì 22 gennaio 2010

Navigando in solitario...

La paura c’è, ma è un’emozione che deve essere governata: fra la paura e il panico c’è solo un sottile diaframma, un confine che un navigatore solitario non deve mai oltrepassare. Quindi, già prima di abbandonare la riva, le tensioni devono essere metabolizzate, si deve essere certi che qualunque cosa accadrà la si farà franca.
Si deve - insomma - credere in se stessi, nei mezzi che hai a disposizione, nelle tue intuizioni, nella voglia di raggiungere gli obiettivi prefissati.
Qualche volta lo sconforto ti aggredisce, per batterlo è necessario armarsi di fierezza e umiltà.
Attimi infiniti, nei quali si pensa di essere a limite.
In questi frangenti è fondamentale sapere di essere fisicamente e psicologicamente fortissimi.
Per viaggiare da soli fra le onde degli oceani, si deve pensare positivo, sradicare al primo accenno i germogli di pessimismo che qualche volta si fanno capolino nei meandri più remoti dell’anima, smuovere i sentimenti, far leva sulle motivazioni che ti hanno messo su questa barca.
(Gaetano Mura navigatore solitario)

Perché, fondamentale principio evolutivo nella grande traversata della nostra vita, si sa che alla fine il rischio più grande di tutti è non prendersi rischi.
(questo lo dico io)

3 commenti:

bigmamma ha detto...

Io penso che se una persona non vuole prendere rischi,non ama vivere,seahorse,la vita è cosi..siamo nati per tribolare..per soffrire..per affrontare le onde in mare aperto e per non farcela più tante...tantissime volte,ma per fortuna spesso il faro ci segnala un porto sicuro dove rifugiarci..o a volte le onde si placano..e tutto torna tranquillo..Speramo di trovare sempre un faro...grazie seahorse sempre...un bacio...bigmà

Anonimo ha detto...

ho navigato da sola, nella mia infazia perchè chi si doveva occupare di me aveva di meglio da fare. Ho navigato con altri nella mia adolescenza e troppo spesso ho preso rotte che non condividevo poi ho fatto navigare altri nella mia direzione e questo mi è piaciuto un sacco. Ho preso vento e tempesta, sole e tanto sale da bruciare la pelle ed anche un pò più dentro. Ho sentito il desiderio forte di navigare di nuovo da sola per capire ciò che ero diventata, ho visitato porti sicuri che non mi rappresentavano più, ho navigato da pazza verso mille tempeste per dimostrare a me stessa che ce la potevo fare ... ed ora quando il mio mare è sereno navigo tranquilla e se l'onda si increspa ho imparato a dominarla. I rischi esistono e nei miei quasi 40 anni gli unici rischi che mi fanno ancora timore sono quelli del cuore. Elisa

Elisa ha detto...

a volte ritornano ...